L’installazione di un impianto fotovoltaico da balcone può essere la risposta al caro bolletta per chi ha poco spazio.
Con l’aumento del prezzo del gas e dell’elettricità, diventa sempre più interessante valutare fonti di energia rinnovabile. Non sempre però si ha a disposizione spazio sufficiente per installare un impianto di grandi dimensioni o diversi pannelli solari. Fortunatamente, il mercato oggi offre tante alternative anche a chi vive in un piccolo appartamento. Una di queste è l’impianto fotovoltaico da balcone, consistente in un semplice pannello che si può installare anche in presenza di una semplice finestra. Si tratta di un dispositivo piccolo, in grado di offrire l’energia sufficiente per scaldare l’acqua sanitaria o per gestire gli impianti elettrici. Anche se non può essere l’unica fonte energetica, soprattutto per le famiglie di medie e grandi dimensioni, sicuramente può aiutare a risparmiare sulla bolletta fornendo energia verde.
Come funziona e quanto costa?
In base alle possibilità, su balcone, finestra o veranda di un appartamento si possono installare fino a tre pannelli fotovoltaici, capaci di produrre annualmente 1200 kKh annuali. Si tratta di un’opportunità interessante per chi non ha la superficie di un tetto a disposizione.
Il costo varia da 300 a 1.000 euro circa, ai quali bisogna aggiungere le spese di installazione. Si può usufruire del bonus con una detrazione del 50% dell’importo speso, ripartita in 10 quote annuali. Si tratta di un’ottima soluzione soprattutto a fronte dell’aumento dei prezzi dell’energia elettrica dell’inizio dell’anno per le famiglie italiane. Inoltre, questo sistema contribuisce alla riduzione di CO2 nell’aria e quindi agli effetti dell’inquinamento e del cambio climatico.
Autorizzazioni e requisiti
L’installazione di un mini impianto fotovoltaico da balcone è un intervento di edilizia libera, che non richiede permessi specifici a meno che non si viva in un territorio con vincoli paesaggistici oppure in un condominio. In quest’ultimo caso occorre chiedere l’approvazione degli altri inquilini perché la presenza di un pannello sulla facciata modifica il decoro architettonico dell’intero edificio. Parliamo, quindi, di un fattore estetico. Per ovviare il problema, basta semplicemente avere una delibera dell’assemblea che autorizza l’installazione. Naturalmente, maggiore sarà l’impatto sulla facciata e più difficile sarà ottenere l’approvazione.
Per poter installare una soluzione di questo tipo occorre verificare alcuni requisiti. Innanzitutto, è fondamentale che l’appartamento abbia una buona esposizione al sole, senza ostacoli ingombranti, per poter sfruttare le potenzialità del pannello. Un altro requisito è lo spazio a disposizione: chi ha una ringhiera deve considerare circa 180 cm di lunghezza e 105 di altezza per il singolo pannello. Occorre anche valutare il volume occupato tenendo conto che l’inclinazione migliore è di 30 gradi a sud. Infine, bisogna considerare uno spazio per i cavi e il micro inverter, il cuore del pannello. Nelle vicinanze è necessario avere una presa di corrente che rispetti i requisiti della normativa CEI 0-21.
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